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giovedì 1 novembre 2012

domenica 13 febbraio 2011

Tac e radiografie, l’Asl: tutto sospeso, non abbiamo soluzioni

Vico Equense - Sulla faccenda del nuovo polo ospedaliero della Penisola Sorrentina molte sono le cose comprensibili e condivisibili, ma altrettante da chiarire e condividere. Alla conferenza istituzionale "Prospettive della programmazione sanitaria a medio-lungo termine della Penisola Sorrentina", tenutosi in quel di Sorrento domenica 23 gennaio scorso, per Vico ero presente personalmente e sono intervenuto a nome del maggioranza e della Amministrazione. Le cose chiare e anche molto chiare a parer mio sono: che la sanità in Campania non è in grado di sopravvivere economicamente senza essere riformata o, come si dice con un termine dal significato neologistico, “ristrutturata”; che da noi in penisola sorrentina non sono pertanto ipotizzabili ulteriori investimenti multipli su più presidi vanamente onnicomprensivi come gli ospedali di Vico e Sorrento, che da necessità se ne deve fare virtù e che sarebbe sempre bene ricordare il perche’ siamo arrivati a tanto. In verità da tempo immemorabile, anni 85-87, ricordo il dibattito sempre molto acceso tra gli amministratori pubblici peninsulari, molto permeato dall’ombra del campanile, su una ricercata ottimizzazione per superare gli ospedali fotocopia , sempre scarsi di mezzi e di personale, oltre che necessariamente livellati nella media della qualità delle prestazioni. Allora una quadra si tentò di trovarla tramite il concetto di “specializzazione” per cui si pensava di distribuire i servizi sul territorio e quindi di “specializzare” i vari ospedali cosicché da renderli più efficienti e di alto livello. Tale soluzione comunque trovava freddo Sorrento che lamentava una possibile ricaduta sulla offerta turistica e trovava resistenze formidabili nella classe medica allora molto influente sulla politica. Poi i lunghissimi anni post tangentopoli e della gestione conservativa e sempre più dispendiosa della sanità campana. Adesso sembra, che almeno a livello di Sindaci, una quadra è stata concordata. La proposta di medio e lungo termine è quella di un polo ospedaliero unico baricentrico territorialmente in cui concentrare tutte le specialità ottimizzando “naturalmente” il servizio ai cittadini. Messa così potrebbe anche sembrare l’uovo di Colombo, ma invece scaturiscono le cose non chiare e da condividere. Per esempio, che fine faranno gli ospedali esistenti, e soprattutto quello di Vico Equense che come struttura è da considerarsi eccellente? Che fine faranno i presidi di poliambulatorio sul territorio? Saranno conservati puntuali presidi di pronto soccorso storicamente esistenti sul territorio? Ma soprattutto, quali saranno i vantaggi per i cittadini che necessariamente dovranno godere di una miglioria tangibile e rilevante nel servizio ricevuto tanto da dimenticare la “perdita” sul territorio? Di questi temi e del loro dispiegarsi nel progetto di una nuova sanità Sorrentina bisognerà parlarne a fondo. Noi come maggioranza e come consiglieri responsabili non diciamo di “no” ma diciamo “anche”, ovvero: sì alla razionalizzazione, ma anche alla miglioria dei servizi, Sì al nuovo polo unico sul territorio, ma anche ai servizi di prossimità, sì al grande ospedale ma anche al pronto soccorso e ai poliambulatorii sul territorio, sì all’intervento dei privati ma anche la necessità del pubblico nei servizi essenziali, sì al nuovo ma anche a migliorare, nel frattempo, quello che funziona. Insomma abbiamo necessità di trovare i motivi positivi e di convincimento di un progetto strategico che si dispiegherà per decenni, e di trasferire queste convinzioni ai cittadini. Solo così la necessità potrà essere anche virtù e le resistenze corporative potranno essere superate. (consigliere comunale Antonio di Martino)
Penisola sorrentina - Il disagio degli abitanti della costiera per la carenza di strutture sanitarie di diagnostica per immagini, sollevato dai sindaci della penisola sorrentina, nonostante sia condiviso dai vertici dell’Asl Na3 Sud, non può essere risolto in tempi brevissimi. Su questo fronte, mobilitata anche la locale sezione del Tribunale per i diritti del malato. «Nella piena condivisione delle preoccupazioni espresse dai sindaci della penisola sorrentina – spiega in una nota il commissario straordinario dell’Asl Na3 Sud, Vittorio Russo - corre l’obbligo di precisare che la materia è disciplinata da specifici vincoli normativi disposti dagli organi regionali di competenza». Il decreto del sub commissario ad acta per il piano di rientro del settore sanitario della Ragione, Giuseppe Zuccatelli, varato nel 2010, infatti, sancisce la sospensione delle procedure di accreditamento istituzionale e delle procedure per l’autorizzazione e la realizzazione di tutte le strutture sanitarie private, fino a nuove determinazioni, dopo l’adozione del piano di riassetto della rete ospedaliera, laboratoristica e di assistenza specialistica ambulatoriale, a eccezione per le prestazioni di attività di emodialisi in regime ambulatoriali. «Pertanto - conclude la nota dei vertici dell’Asl Na3 Sud - in mancanza di nuove disposizioni regionali, non è possibile, a breve, procedere all’attivazione della procedura per l’accreditamento istituzionale per strutture di diagnostica per immagini su tutto il territorio aziendale». (m. d’e. il Mattino)

Elezioni, per il Sindaco candidatura bis

Piano di Sorrento - «È il momento di costruire un futuro di qualità per il nostro paese»: così il sindaco Giovanni Ruggiero annuncia la propria ricandidatura alle prossime amministrative. Una notizia che circolava da tempo negli ambienti politici della costiera e che adesso è ufficiale. Diverse le motivazioni alla base della scelta di Ruggiero: «In primo luogo intendo costruire un progetto di sviluppo che abbia come punti di riferimento esclusivamente la città, il territorio, la popolazione e le esigenze che quest’ultima quotidianamente manifesta – precisa il primo cittadino – Bisogna valutare attentamente il lavoro svolto in questi cinque anni e guardare al futuro con ottimismo e con la consapevolezza che c’è ancora tanto da fare». Confermata la ricandidatura, Giovanni Ruggiero già pensa alla definizione della lista. Sul punto, il primo cittadino ha le idee chiare: «Voglio costruire una squadra capace non solo di vincere, ma anche di governare per altri cinque anni sfruttando le opportunità di sviluppo e affrontando le sfide che si presenteranno». Di qui l’appello ai membri del suo gruppo e agli esponenti dell’opposizione: «Il mio progetto è aperto a tutti quelli che in questi anni si sono rivelati interlocutori critici: è a loro che chiedo la disponibilità a sedersi attorno a un tavolo per delineare un programma di governo credibile». Sicura per ora la candidatura al fianco di Ruggiero di Rossella Russo, che negli ultimi cinque anni ha rivestito il ruolo di assessore esterno alle Pari Opportunità e al Contenzioso. Piena disponibilità a sostenere il progetto del sindaco uscente è arrivata, nei giorni scorsi, anche da Franco Ambrosio, responsabile dell’ufficio Tecnico comunale di Sant’Agnello. Si prospetta, infine, la candidatura nella lista Ruggiero di Antonio Russo e Antonio Borrelli, eletti nelle fila dell’opposizione nel 2006. (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)